Business Unit: Project & Innovation Management
Il futuro non ha limiti e il web assumerà sempre di più un ruolo cruciale nel commercio B2B e B2C della Smart City. In un futuro non molto lontano i clienti potranno ricevere i propri ordini dal cielo, con Droni o “uomini volanti” su proprio balcone, si pensi a Franky Zapata che ha trasvolato la Manica a bordo del suo Flyboard. E’ destinata a cambiare, in un prossimo futuro la logistica dell’ultimo miglio dei giganti del web e questo influenzerà il commercio locale di prossimità il quale dovrà cambiare, evolversi e offrire un servizio che i “giganti” non potranno offrire: il Tangible web.
L’e-commerce attuale e il suo impatto
A inizio 2020 la Regione Lazio, ma con molta probabilità saranno in molti a seguirla, ha approvato un emendamento alla legge di bilancio che coinvolge direttamente i resi Amazon, o simili, per dire basta agli sprechi sui prodotti rispediti al mittente, che finora sono andati direttamente al macero per convenienza delle aziende di distribuzione. Sostanzialmente una campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini e responsabilizzarli come consumatori circa il destino dei prodotti oggetto di reso e dirottare gli acquisiti “sbagliati” in donazione ai più bisognosi.
Si stima infatti che siano circa 100mila i prodotti a essere distrutti ogni mese da Amazon, che siano danneggiati, nuovi o invenduti, a cui si sommano le altre piattaforme similari.
Per quanto riguarda il boom dell’e-commerce in generale ed il suo impatto sui negozi di prossimità ha portato con sé un significativo cambiamento nelle abitudini di consumo, dando origine a due tendenze molto interessanti, la cui popolarità è aumentata negli ultimi anni.
Stiamo parlando di webrooming e showrooming, due modi di percorrere l’acquisto di un bene, che nonostante le loro somiglianze, sono molto diversi nella pratica.
I clienti webroomers sono coloro che visitano il negozio virtuale prima per conoscere i prodotti, le specifiche dei prodotti e servizi desiderati, approfittando dei vantaggi di questo canale (confrontare rapidamente i prezzi, ad esempio), ma che termina il processo di acquisto nel negozio fisico. In altre parole, si è informato nel negozio online per effettuare la conversione nel negozio fisico.
Al contrario i consumatori showroomers sono coloro che visitano il negozio fisico per conoscere in dettaglio i prodotti e i servizi, superando così gli ostacoli del commercio elettronico (provare un capo d’abbigliamento, ad esempio), ma che effettua l’acquisto attraverso Internet. Cioè, si informano nei negozi fisici per poi eseguire la conversione nel negozio online, ed i principali beneficiari degli showroomers sono giganti del commercio elettronico.
Come è evidente, la pratica dello showrooming ha danneggiato i piccoli negozi che non sono in grado di fare il salto digitale o il cui sviluppo è in una fase iniziale e non hanno ancora raggiunto una presenza su Internet.
Ma il nostro ruolo di project & innovation manager di lungo corso, con la visione dall’alto, sensibilità verso la sostenibilità ambientale-sociale-economica ed una formazione in Pianificazione Territoriale Urbanistica Ambientale è progettare il futuro, pensando a come migliorare i processi per affrontare il problema di impatto ambientale perché questa merce diventa rifiuto, si sprecano risorse in inutile logistica e quindi in spreco di risorse economiche, studiando e ricercando soluzioni per trasformare la minaccia in opportunità.
Tangible Web
Era la fine degli anni ’90 quando abbiamo iniziato a pensare ad agire locale in un mondo globale, quando abbiamo deciso che all’international trade era necessario affiancare technology services, con una visione nuova di strategie e soluzioni.
Abbiamo partecipato alla creazione e gestione di Sale di Contrattazioni-Campionarie e Telematiche con deposito certificato di Autenticità dei prodotti offerti in Export-Import collegate dal sostegno degli incontri settimanali tra operatori nazionali-esteri in presenza o collegati in video conferenza dalla borsa merci di Milano.
Da allora crediamo che nel futuro sia protagonista una soluzione diversa e l’evoluzione dei giganti del web, i loro limiti o criticità d’impatto ne è la dimostrazione.
La soluzione futura dell’e-commerce, sia B2B che B2C, come sempre sta nel mezzo, ed è il Tangible Web.
Cosa si intende per conformità di prodotto?
La conformità del prodotto è semplicemente:
- attestare le caratteristiche di qualità, durabilità e affidabilità del prodotto;
- garantire la sicurezza a livello di singolo prodotto;
- dimostrare oggettivamente la conformità del prodotto ai desideri del consumatore.
I Vantaggi
Secondo recenti sondaggi gli acquirenti del futuro cercheranno nello shopping il divertimento ma con un’attenzione importante per il rispetto dell’ambiente, della natura e per l’origine del prodotto.
Il 78%, infatti, ha dichiarato di essere preoccupato per la questione ambientale.
Il 73% afferma di fare attenzione alla provenienza dei prodotti.
Il 74% dei clienti retail coinvolti nell’indagine ha dichiarato di voler avere uno stile del tutto personale senza assomigliare agli altri. Un desiderio molto diffuso soprattutto fra i più giovani che apprezzano la possibilità di essere coinvolti in prima persona nella creazione di un articolo, addirittura attraverso concorsi indetti da designer e stilisti o con l’ausilio di stampanti 3D.
A supportare il trend indicato, oltre a far tornare a vivere i negozi di prossimità e i centri urbani, c’è il Tangible Web.
Nel negozio fisico di prossimità si potrà scegliere, provare e magari personalizzare con un collegamento diretto via skype con l’artigiano o il produttore.
Viene confermato il certificato di conformità del prodotto prescelto e ordinato, se non è già disponibile in negozio, la logistica esegue il suo percorso e potrà consegnarlo al domicilio o nel negozio stesso in attesa del ritiro.
I vantaggi:
- favorisce un e-commerce di qualità, certificato e personalizzato
- elimina gli sprechi e le truffe
- elimina l’inutile impatto ambientale della logistica per la consegna, i resi e conseguente distruzione di beni non conformi alle aspettative
- riduce l’impatto ambientale del webrooming, che per andare al negozio trovato sul web percorre anche decine di chilometri in auto
- garantisce il produttore e l’acquirente sul prodotto
- sensibilizza i cittadini e responsabilizza
- supporta il piccolo commercio, riducendo i loro costi di logistica
- rende la gig economy (l’ultimo miglio delle consegne) più etica e localmente sostenibile
- si creano sinergie di co-marketing e di open innovation