La logistica sostenibile, o green logistics, è una logistica di collaborazione fra aziende e processi produttivi, il cui elemento chiave è ottenere risultati significativi nella sostenibilità ambientale. Ha per oggetto lo sviluppo e la divulgazione dei diversi temi e conoscenze relativamente a Logistica del territorio e city logistics, Intermodalità, Riprogettazione dei prodotti e/o dei processi e riciclo, per ridurre l’impatto ambientale, Ruolo chiave delle tecnologie ICT.

Business Unit: Project & Innovation Management

L’agroalimentare e le costruzioni sono uno dei settori a più elevato impatto sociale e ambientale, giocano un ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile dell’intero pianeta. Oltre a generare innovazione di prodotti e processi proponendo uso più efficiente delle risorse, introduzione della “filiera corta” o impiego di materiali riciclabili a fine vita nella produzione bioedilizia, abbiamo proposto modelli di business in grado di creare valore economico con impatti positivi su ambiente e società in Iran

Start-up: Food Agency Association

Anni: 2000-2003

SPM: Dott. Arch. Emilio Arnoldi – Partner: Dott. Arch. Stefano Arnoldi (Assistente Project Manager)

Obiettivi del progetto

Iran e Italia mostrano un alto grado di complementarietà in termini di struttura economica e attività industriale: non è un caso che l’Italia sia da tempo tra i partner privilegiati dell’Iran. Proprio con l’obiettivo di rafforzare l’interscambio economico, culturale e commerciale si sono tenute con Teheran relazioni per costruire progetti a loro necessari.

L’Iran contava 67,3 milioni di abitanti al censimento del 1995, di cui 22.6 milioni circa in aree rurali mentre almeno 250.000 sono i nomadi. La restante popolazione insediata in aree urbane. Fatto importante è che la popolazione ha un incremento demografico molto celere, basti pensare che oltre il 50% della popolazione ha meno di 18 anni.

Il rapporto medio tra la popolazione e la superficie (34 abitanti per Kmq) mette in luce come la copertura umana sia rarefatta, anche se va precisato che la metà almeno del territorio è inabitabile. 

L’agricoltura rappresenta circa il 21 % del PIL (1991). 

Le colture principali sono: frumento, orzo, riso, barbabietola da zucchero, canna da zucchero, uva, frutta, tè, noci, cotone; 

Gli allevamenti riguardano: caviale; ovini (carne, lana, latticini), caprini (carne, latticini), pollame. 

È da notare che il Paese non riesce a coprire del tutto il fabbisogno alimentare interno e necessita quindi di importare prodotti agro-alimentari ed esportare le proprie produzioni che eccedono il fabbisogno interno. 

Le notevoli esigenze della domanda nella regione in oggetto, in considerazione dell’alta densità della popolazione, e le potenzialità della nazione sotto il profilo della produzione agricola, hanno indotto il governatorato di Tehran a prendere seriamente in considerazione la possibilità di realizzare un Polo Agro-alimentare di coordinamento per: conferimento, trasformazione e distribuzione dell’intera gamma di prodotti agro-alimentari richiesti per la propria regione.

Lo studio della struttura ipotizzata risponde a diverse funzioni per ottenere gli obiettivi che si devono perseguire:

  • Valorizzazione delle produzioni agricole del paese
  • Marchio di qualità e di conformità
  • Potenziare e favorire la rete distributiva, che si sta organizzando, per la commercializzazione dei prodotti 
  • Creare e favorire economie di scala per accrescere la competitività
  • Integrare la gamma merceologica 
  • Concentrare l’offerta sia per mercato nazionale sia per lo sviluppo del mercato internazionale 
  • Trasferire il know-how adeguato ad ogni processo e la relativa formazione del personale addetto.

Per raggiungere questi obiettivi è necessario realizzare una rete di Satelliti Logistici, ovvero piattaforme che consentano il conferimento e la distribuzione dei prodotti nella loro area di riferimento e al Polo Agro-alimentare di Tehran, nel quale sono previste  fasi intermedie.

La competizione nel terzo millennio, infatti sarà sempre meno tra singole aziende e sempre più tra networks, cioè tra reti di aziende e tra imprese virtuali, e l’utilizzo delll’information technology faciliterà la comunicazione e l’integrazione tra i partners di queste reti.

Senza entrare nell’approfondimento ci soffermiamo solo su due dei processi allora previsti per la produzione di energia elettrica ed energia termica con fonti rinnovabili:

  • la cogenerazione
  • le biomasse

Polo Agro-Alimentare a Tehran con Satelliti Produttivi e Logistici di supporto

Un Polo Agro-alimentare è considerato un complesso di infrastrutture e servizi finalizzati al conferimento, alla lavorazione, alla trasformazione, al confezionamento, allo stoccaggio e alla distribuzione di prodotti agro-alimentari tramite diverse modalità di trasporto.

Il Polo Agro-Alimentare di Tehran nasce dal presupposto di avere una struttura a servizio della popolazione iraniana, ed in particolare di quella residente in Tehran, creando il punto di riferimento per gli operatori del settore agro-alimentare, anche a carattere internazionale.

È ormai consolidato che strutture quali il Polo Agro-alimentare in oggetto non si può limitare al mero aspetto di conferimento e distribuzione, ma debba guardare a tutto il processo della filiera agro-alimentare, inserendosi dal punto di vista infrastrutturale e dei servizi, nel quadro delle grandi piattaforme logistiche che costituiranno il fulcro delle efficienti realtà industriali del prossimo futuro.

Su questi presupposti, interpretiamo e trova collocazione la decisione del Governatorato di Tehran di farsi carico dello sviluppo di questa iniziativa, al fine di dotare la regione di moderne infrastrutture, soddisfare le esigenze degli operatori internazionali e della popolazione locale, che continua nel suo trand positivo nella crescita della domanda alimentare.

Nel corso della pianificazione del pre-studio di fattibilità, ed in considerazione dell’evidenziarsi di nuove esigenze di mercato e con lo scopo di ottimizzare la struttura, si è ritenuto di affrontare l’idea progettuale soffermandosi su principi e linee generali che, una volta accettata la proposta, verranno appositamente sviluppate, quantificate e definite nello studio di fattibilità.

Il Polo Agro-Alimentare sarà una moderna struttura che interverrà a monte e a valle della filiera agro-alimentare, cercando di integrare e programmare la domanda e l’offerta dei prodotti agricoli.

In particolare a monte della catena produttiva avrà il ruolo, in collaborazione con agronomi, associazioni ed analisti, di creare una mappatura delle produzioni locali già esistenti sul territorio, coordinare le produzioni agricole in funzione della domanda e creare gli strumenti per la rintracciabilità e tracciabilità dei prodotti alimentari, oltre ad organizzare i diversi soggetti preposti a coordinare le certificazioni per un marchio di qualità e conformità dei prodotti iraniani.

Il prodotto conferito, che non rispecchia gli standard del controllo qualità, fissati dall’Ente Gestore, per la distribuzione come prodotto fresco, verrà smistato in funzione delle caratteristiche e destinato: 

  • alle attività di trasformazione, alle quali dovrà essere affiancato un centro per la produzione del packaging, 
  • all’impianto di produzione energie quale rifiuto organico.

A valle della catena produttiva vi sarà la struttura direzionale, nella quale avverrà tutto il supporto alle aziende per quanto riguarda il commerciale, il marketing, la Borsa Merci e la Piattaforma Multimediale, che permetteranno l’incontro della domanda/offerta e si avvarrà della collaborazione di associazioni di prodotto per l’anticipazione delle quantità in arrivo e con i grossisti per la registrazione delle richieste di acquisto.

Il Polo Agro-alimentare insisterà, inizialmente, su un’area di circa 500.000 mq, di cui è prevedibile circa la metà verrà destinata all’area logistica, la rimanente all’area mercato. L’insediamento dovrà essere in una zona di possibile espansione futura su superfici consistenti, in relazione allo sviluppo che potrà avere la Piattaforma  nel trasformarsi in una “cittàdella a supporto dell’agricoltura”.

L’area mercato comprende:

  • il centro conferimento merce, sia per la merce di produzione locale portata direttamente dal produttore, sia per quella proveniente dai satelliti nazionali, sia per quelli importati
  • il magazzino frigoriferi destinato a locazione freddo e deposito merci
  • il mercato ortofrutticolo, con un numero di stand  di varia metratura per soddisfare le esigenze dei grossisti
  • il mercato ittico e delle carni, di più piccole dimensioni, con un numero di stand di varia metratura per soddisfare le esigenze dei grossisti
  • un centro polifunzionale destinato all’insediamento di attività di lavorazione, trasformazione e confezionamento di prodotti agro-alimentari e magazzino generale
  • un centro polifunzionale destinato a piattaforma logistica per la distribuzione.

La restante parte dell’area verrà destinata, oltre alla viabilità interna dotata di ampi piazzali e parcheggi, scalo ferroviario, inoltre ospiterà il centro direzionale, la borsa merci, il centro di coordinamento per il marketing dei prodotti destinati ai vari mercati, il laboratorio chimico merceologico, un centro di produzione delle energie, un centro di selezionamento ed etichettatura delle carni, un centro polifunzionale per la società di facchinaggio e l’officina per le riparazioni,alberghi, ristoranti e bar.

Il ruolo è di collegamento ed interscambio di servizi, informazioni e materie prime tra: 

  • produttori
  • aziende di trasformazione 
  • grossisti
  • grande distribuzione 
  • commercio associato
  • associazioni di categoria
  • importatori/esportatori

al fine di offrire supporto alle imprese nello sviluppo di sistemi di qualità e dell’innovazione tecnologica, promuovere la qualità dei prodotti agro-alimentari, elemento indispensabile per la salute dei consumatori e creare lo sviluppo economico del settore.

I Satelliti

I Satelliti avranno sul territorio un ruolo complementare al Polo Agro-alimentare, e saranno in grado di gestire la propria vocazione oltre che essere centro di conferimento, di selezione e delle altre fasi fino giungere alla distribuzione del prodotto.

Dovranno essere realizzate formule associative tra pubblico e privato (consorzi, cooperative, associazioni, J.V.) attraverso le quali si creeranno sinergie ed economie di scala, fattori indispensabili per l’implementazione dei fatturati, atti a sostenere gli investimenti necessari allo sviluppo del comparto e dell’economia nazionale, e per la ricerca di finanziamenti, finalizzati allo sviluppo delle attività agricole.

La realizzazione di formule associative tra produttori, dalla piccola alla grande capacità produttiva, darà l’opportunità di:

  • valorizzare e potenziare al massimo la loro capacità produttiva, 
  • avere a loro disposizione i servizi adeguati e le infrastrutture di cui le attività del comparto necessitano, al fine di creare valore aggiunto, qualità e competitività al prodotto, sia sul mercato interno sia in quelli internazionali che vorrà sviluppare.   

La gestione di una struttura così articolata e complessa comporterà l’utilizzo di sistemi gestionali innovativi, in linea con gli standard internazionali, e tali sistemi saranno estesi a tutte le strutture affiliate che collaboreranno nell’indotto. 

I sistemi di gestione innovativa riguarderanno, non solo i processi produttivi, ma anche il settore dei trasporti, con riferimento ai sistemi intermodali ed il settore gestionali/amministrativi delle attività, con riferimento all’ingegnerizzazione dei processi ed all’utilizzo di sistemi informatici evoluti.

Attività di lavorazione, trasformazione e confezionamento di prodotti agro-alimentari

Sono stati analizzati e inseriti i seguenti processi produttivi:

  • Ciclo tecnologico per la lavorazione degli agrumi con la produzione di oli essenziali grezzi, succhi naturali, succhi concentrati, marmellate, …
  • Ciclo tecnologico per la lavorazione di frutta con la produzione di nettari, succhi polposi, limpidi e succhi concentrati
  • Ciclo tecnologico per la lavorazione degli ortofrutticoli con la produzione di essicati, liofilizzati, surgelati, canditi, osmodisidratati, conserve al naturale, allo sciroppo, all’olio, all’aceto, in agrodolce, …
  • Ciclo tecnologico per la lavorazione del pomodoro con la produzione di succhi, concentrati, ketchup, salse, passata, pelati, polpa pronta e pomodori essicati 
  • Ciclo tecnologico per la lavorazione della gelatina, per la produzione di pellicole, farmaceutica, alimentare, dolci, …